La Berberina è indicata come coadiuvante nella stabilizzazione di Glicemia e Dislipidemia, quindi un potenziale supporto in caso di iperglicemia, iperlipidemia, ipercolesterolemia e sindrome metabolica. Può essere inoltre un ottimo alleato nel controllo e nella perdita di peso.
La Berberina è una sostanza alcaloide presente nel rizoma, nel fusto, nel picciolo e nella corteccia di alcune piante. Già nota alla medicina cinese come antidiarroico, ne sono state indagate, negli ultimi anni, da parte della medicina occidentale, le proprietà ipocolesterolemizzanti e ipoglicemizzanti. In particolare, nel 2004, nello studio, pubblicato su Nature Medicine, “Berberine is a novel cholesterol-lowering drug working through a unique mechanism distinct from statins”, è stato rilevato che la Berberina, assunta da 32 pazienti ipercolesterolemici per tre mesi, riduceva del 29% il colesterolo totale, del 35% i trigliceridi e del 25% il colesterolo LDL.
Il colesterolo è un grasso (lipide), appartenente alla classe degli steroli, molto importante per il corpo umano poiché è il costituente fondamentale delle membrane delle cellule e di alcuni ormoni; il colesterolo, inoltre, è importante per lo sviluppo e il funzionamento delle cellule cerebrali, quindi, non deve essere eliminato totalmente ma mantenuto nell’organismo nelle giuste quantità e nelle corrette proporzioni fra LDL ed HDL. Il colesterolo LDL tende a depositarsi sulle pareti delle arterie, ostruendole. Per questo motivo viene comunemente chiamato “colesterolo cattivo”, mentre il colesterolo HDL, non depositandosi nelle arterie, viene chiamato “colesterolo buono”.
Dati particolarmente incoraggianti, in poco tempo hanno portato a dipingere la Berberina come una possibile alternativa naturale alle statine, anche perché il meccanismo d’azione di questa sostanza è diverso rispetto a quello delle statine, che vanno ad inibire la sintesi del colesterolo endogeno. La Berberina, invece, sarebbe in grado di aumentare l’attività ed il numero dei recettori epatici per le LDL, evitando che il “colesterolo cattivo” (LDL appunto) si depositi nelle arterie. Vera “amica del cuore”, la Berberina viene oggi utilizzata spesso anche in associazione ad altre componenti naturali, quali ad esempio il Riso rosso fermentato, in integratori messi a punto per contribuire a ridurre i livelli di trigliceridi e la pressione sanguigna, nonché il colesterolo totale e LDL (cattivo), dimostrandosi così utile nel contrastare l’insorgenza di malattie cardiache.
Una sostanza, dunque, particolarmente interessante, le cui proprietà andranno senz’altro approfondite ed ulteriormente indagate, visto che le patologie cardiocircolatorie sono attualmente la prima causa di mortalità a livello mondiale, va inoltre considerato che il trattamento con statine, per prevenire e tenere sotto controllo l’ipercolesterolemia, ha presentato negli anni diversi effetti collaterali che ne limitano l’utilizzo e l’aderenza alla terapia, quindi anche la potenziale efficacia. I possibili effetti collaterali della terapia con statine, su muscoli e fegato, sono conosciuti da tempo, ma nuovi timori sono emersi circa il rischio di insorgenza di diabete mellito, deficit cognitivo e ictus emorragico associato al loro uso.
La Berberina, oltre ad essere una sostanza naturale e ad avere meccanismi d’azione che abbassano in modo significativo i livelli di colesterolo LDL, pur senza eliminarlo, sembrerebbe secondo alcuni studi anche particolarmente efficace nel ridurre i livelli di glucosio nel sangue in persone diabetiche. Si ritiene che gli effetti ipoglicemizzanti della Berberina siano riconducibili a numerosi meccanismi. In particolare, la Berberina ridurrebbe la produzione di glucosio nel fegato e migliorerebbe la sensibilità all’insulina.
FONTE: https://www.capitalesalute.it/index.php/2021/08/25/berberina-amica-del-cuore/